La memoria di una forte tradizione religiosa risalente ad età tardoantica e ritrovamenti epigrafici di grande rilievo-il ricordo più antico di epigrafi provenienti dal San Calocero risale al XV secolo - hanno contribuito a mantenere vivo nella comuntià ingauna l'interesse verso questo sito, abbandonato definitivamente nel 1593, quando le monache Clarisse si trasferirono all'interno del contesto urbano nel quartiere di Santa Eulalia (attuale Ospedale vecchio).
Si devono a Nino Lamboglia (1912-1977) le prime esplorazioni del sito nel 1934, proseguite con la significativa campagna del 1938-'39 e nel 1971. Questo grande archeologo, che si prodigò a diffondere e ad estendere all'archeologia classica e medievale il metodo stratigrafico nelle indagini di scavo, proprio nel San Calocero faceva le prime esperienze di archeologia stratigrafica.