Si passa, succesivamente, accanto ai resti della Chiesa e dell'Abbazia di San Martino, ora trasformati in una villa privata. E finalmente ci si ritrova in piano. Dopo una cinquantina di metri inizia la serie di resti archeologici di monumenti funebri denominati con lettere dell'alfabeto in ordine contrario per chi viene da Albenga: G, F, E, D, H, L, C, B, A. Il monumento G si trova a valle del sentiero, gli altri a monte. Accanto a tutti i monumenti sono stati collocati cartelli esplicativi con ricostruzione dell'aspetto originario. Particolarmente interessante il monumento F che presenta un interno ricostruito e coperto in epoche successive. Superato l'ultimo monumento A, oltrepassato un piccolo ruscello, compare l'unico tratto di strada romana perfettamente conservato e ancora visibile. È largo 3 metri e mezzo, presenta la tipica lastricatura delle strade romane, due marciapiedi ai lati, e a monte un muretto di protezione.
Chi lo desidera può continuare la passeggiata, che offre viste stupende, come la villa Russa affacciata sul mare. Lungo il percorso si incontra la chiesa del X secolo di Santa Maria dei Monti per arrivare poi all'Arco che nel medioevo segnava il limite tra Albenga ed Alassio e infine alla chiesa romanica di Santa Croce.
Sulla via del ritorno, arrivati al monumento G, si possono imboccare le scale che scendono verso il sottostante quartiere di Vadino e compiere una visita alla Chiesa e al convento di San Bernardino dei Minori Osservanti. Il complesso ha subito un'incredibile serie di traversie: dopo la confisca nell'Ottocento è stato trasformato in caserma, in carcere e in abitazioni private. Dopo un recente restauro, la Chiesa è aperta al culto, con interessanti affreschi su una navata. Il convento, che conserva alcuni affreschi di notevole fattura, è stato ultimamente trasformato in Istituto scolastico; nel chiostro e nei locali attigui si trova il comando dei Vigili Urbani.
Il sentiero sportivo