La città romana e medievale è tuttora il centro della vita urbana e il suo aspetto è in parte quello dei secoli XII-XIV, nel periodo più florido dell'indipendenza comunale, di cui si trovano numerose testimonianze. Albenga costituisce infatti un esempio, unico in Liguria, di continuità urbana fra la romanità, il medioevo e l'età moderna. La città nel medioevo era organizzata secondo la divisione in quattro quartieri, che prendevano il nome da chiese che vi sorgevano, tutt'ora cuore pulsante della città.

Ogni anno a Luglio si svolge il Palio Storico di Albenga, quattro giorni in cui la città torna al Medioevo e i 4 quartieri si sfidano in diverse competizioni per la conquista del Palio. Lo spettacolo prevede sfilate storiche, giochi (tiro con l'arco, tiro alla fune, "la famiglia medioevale va in guerra", abbatti le torri), combattimenti ed esibizioni in una città che torna all'antico in un'atmosfera affascinante di grande festa.

San Giovanni

San Giovanni o Torlata a nord-ovest, prende il nome dal Battistero o chiesa di San Giovanni, insigne monumento del V secolo e, nel medioevo, da una turris lata, una grande torre identificabile con il complesso di torre e case dei Cepollini, che ancor oggi domina l’incrocio tra la via delle Medaglie d’Oro, via Torlaro e via Mariettina Lengueglia. Nel quartiere sono ancora presenti due porte nella cinta muraria, porta Molino e porta Torlaro.

San Siro

San Siro comprende la parte sud occidentale della città e prende il nome da una chiesetta oggi scomparsa, dedicata al vescovo genovese Siro, il cui sito è segnato da una piccola piazza. Nel quartiere, ricco di palazzi nobiliari lungo gli assi di via delle Medaglie d‘Oro e di via Roma, sorge nel Duecento il convento di San Domenico; i frati Predicatori, noti per lo studio e la cultura, ospitavano la biblioteca e l’archivio del Comune e, nella chiesa, le cappelle di molte famiglie importanti; nel loro refettorio si adunava di solito il Corpo dei nobili. 

Sant'Eulalia

Sant'Eulalia comprende la parte sud orientale del centro antico e prende il nome da una chiesetta oggi scomparsa, ricordata dalla via Sant’Eulalia. A questa santa è dedicata la cattedrale di Barcellona ed è probabile che il suo culto fosse legato al monastero benedettino di San Martino della Gallinaria, che in Catalogna possedeva numerosi vasti beni; l’ isola è prospiciente il quartiere.

 

Santa Maria

Santa Maria comprende la parte nord orientale della città e prende il nome dall’antica chiesa medievale, ricostruita nel Seicento, di Santa Maria in Fontibus, dalla sorgente che si trova sotto l’altar maggiore. Si tratta del quartiere che ha subito più degli altri pesanti sventramenti: già all’inizio del Novecento venivano demoliti i chiostri esistenti tra la Cattedrale e Santa Maria e sventrata buona parte del decumano romano, dalla porta Marina alla piazza San Michele.