Piazza dei Leoni e Palazzo Costa Costa - del Carretto (di Balestrino)

All’interno del centro storico di Albenga, vi è la “Piazzetta dei Leoni”, uno degli angoli più celebrati della Liguria antica, formata dall’abside della Cattedrale di San Michele Arcangelo. La piazza è caratterizzata dalla presenza di tre leoni in pietra, che i conti Costa collocarono nella stessa attorno al XVII secolo. In precedenza, le sculture erano posizionate in modo simmetrico, formando un triangolo sullo sfondo della piazza e collegandosi con il disegno del ciottolato antico, dove c’è anche lo stemma dei Marchesi Del Carretto. L’ordine prima descritto è stato in seguito cambiato.

Tutto l’ambiente subisce la grandezza della Torre dei Costa-Balestrino, su cui uno dei tre leoni citati in precedenza è appoggiato. Come di tutte le altre torri del centro storico, poco sappiamo prima del XVII secolo. Costruita verso la fine del 1200, nel corso dei secoli è stata incorporata nella Casa Medievale dei Costa, che fu la più antica residenza dell’illustre famiglia albenganese, tanto che solo il lato verso piazza dei Leoni è rimasto completamente libero. Il basamento dell’edificio è in pietra di Cisano e risale al XII secolo. La parte superiore, in laterizio, è dei primi anni del XIV secolo ed è sormontata da una merlatura ghibellina appoggiata su tre serie di archetti in stile gotico. La decorazione di archetti, come le aperture che si vedono su tutti i lati della torre, sono stati realizzati più tardi rispetto al momento dell’edificazione della torre. Nel 1975 la costruzione è stata restaurata ed è stato asportato il vecchio intonaco risalente al 1500 che imitava le pietre della base.

Il Palazzo Balestrino, sul lato ovest della Piazza dei Leoni, è un’abitazione rinascimentale sorta sull’area medievale dove vi era in precedenza il mercato dei calzolai. Il Palazzo è diventato sede del Vescovo di Albenga in seguito al lascito dell’ultimo discendente della Famiglia Del Carretto, il Marchese Domenico Donato Del Carretto di Balestrino, morto nel 1954. La struttura è legata storicamente ai conti Costa, che la fecero costruire nel 1525, e ai Marchesi Del Carretto, che nel 1723 subentrarono nel possesso, una volta estinto il ramo primogenito dei Costa, trasferendo quindi in Albenga la residenza del loro ramo principale.

I Del Carretto erano già in epoca medievale Marchesi di Savona e di Finale ed estendevano il loro dominio feudale sulla Val Bormida. Il Palazzo, articolato su due piani, rappresenta una perfetta dimora patrizia ligure, solo in parte restaurata nella sua decorazione esterna. Anche l’interno è decorato: l’atrio è abbellito da iscrizioni romane; tra queste, si ricorda la Lapide di Costanzo e l’Epigrafe di P. Granius Hyla. Il soffitto a cassettoni del salone maggiore al secondo piano, in parte visibile dalla Piazza, è stato dipinto nella prima metà del XVI secolo, ad opera di artisti romani; questo presenta in ogni scomparto l’effigie di un imperatore romano.

Informazioni

Contributo
A cura del Gruppo FAI Giovani Albenga – Alassio

Bibliografia

  • Arecco Antonio, “La Diocesi di Albenga-Imperia e i suoi vescovi. Storia della Chiesa ingauna dalle origini all’inizio del Quattrocento”, Diocesi di Albenga-Imperia, 2003.

  • Costa Restagno Josepha, “Albenga”, Genova, Sagep Editrice, 1985.

  • Lamboglia Nino, “Albenga romana e medievale”, Bordighera, Istituto Internazionale di Studi Liguri, 1976.

  • Lamboglia Nino, “I monumenti medioevali della Liguria di Ponente”, Torino, Istituto Internazionale di Studi Liguri, 1970.

  • Zingarelli Nicola, “Vocabolario della lingua italiana”, Bologna, Zanichelli, 2012.

  • Bertonasco Rubatti Goisetta, “Le torri di Albenga”, edizioni Del Delfino Moro, Albenga, 2010.