La Via Bernardo Ricci e i Quattro Canti

Dalla piazza di San Michele verso ovest si percorre la via Bernardo Ricci, ricca di case medievali e rinascimentali: sulla sin., dopo il palazzo del Municipio, la bella casa Fieschi Ricci, col grande portale in ardesia e altri portali interni finemente decorati e caratterizzati da iscrizioni con citazioni da brani biblici e classici; la casa presenta, nel vicolo che la fiancheggia a sinistra, la parete in piccoli conci di pietra (secc. XI-.XII) i n cui si apre una bella monofora con capitello a stampella. A questa casa fanno seguito alcune logge e case utilizzate da moderne attività commerciali.

Su lato opposto, dopo la Loggia del Palazzo Vecchio del Comune, affaccia sulla via Bernardo Ricci un lato del palazzo episcopale, che ha all’angolo la torre con alto paramento in pietra; segue la facciata quattrocentesca del palazzo, decorata ad affresco con al centro un’iscrizione che la riferisce al 1463, ad opera del vescovo Napoleone Fieschi.

Si raggiunge la caratteristica loggia “dei Quattro Canti”, incrocio del cardine massimo e del decumano, vie principali della città romana; la loggia, aperta per ampliare la viabilità, è datata, nel Trecento, ad anni di transizione denunciata dalle due arcate, l’una a tutto sesto e l’altra già con arco ogivale. L’incrocio è dominato da due torri poste ciascuna a controllo di un tratto della strada; molto più antica la torre Della Lengueglia-Lodolo D’Oria, dall’alto paramento in pietra successivamente sfondato per inserirvi finestre a bifora, trecentesche, e la torre Della Lengueglia-Rolandi Ricci che quasi la fronteggia, datata a un periodo più recente dal paramento lapideo di altezza molto minore, in grossi conci ben squadrati.